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Delle Persone che non Esistono

Breve composizione poetica che tratta dell'idea nata nei confronti di alcuni soggetti esistenti dei quali non si vuole accettare la realtà.

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Le foto abbinate alle poesie sono miei scatti.

Gaia

Tutto questo Rancore

tutto questo dolore.

 

La malinconia non è una droga

anche se mi scorre nelle vene.

È sangue nero e malato che mi ricorda che io non sono come voi.

Lo sento dentro di me,

è putrido.

È accumulazione,

È un’idea stupida.

 

Cresce, e non passa.

Non passa mai.

 

Ogni giorno ricordo il male che mi avete fatto.

La mia sensibilità m'impedisce di non soffrirne.

Il mio amore mi impedisce di non perdonarvi.

 

Le cose più stupide,

come la gentilezza,

la compassione e l'amore,

non sono per tutti.

 

Mi hanno condannato ad amare

e ad avere questi occhi di cui la gente s'innamora,

questi occhi veri,

che mi colorano le dita che muovo per scrivere.

Ogni lettera che tocco.

Ogni goccia dell'amore che ho donato.

 

Il mio sangue nero,

che bolle di pece.

​

Santa Margherita, Dicembre 2016

La Primavera di Chiara,
Poesia sull'Autunno

Chiara, mi ricordi l'Autunno.
Volevo ripeterlo,
metterlo per iscritto.

​

Mi hai dato una promessa e
l'ho messa nella tasca di dietro,
mi sarebbe potuta servire più tardi
la notte in cui ci saremmo incontrati.

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Mi sento solo Chiara,
sarà questo dannato Aprile, 
questa dannata Primavera. 
Sarà che è stata in Autunno 
la mia ultima notte felice.

​

Tu che mi ricordi l'Autunno.

​

Foglia d'Autunno
che ha dato tutto;
sgretolata tra le mani
ammali e sali 
poi scendi e cadi, 
per strade e viali.
A vari avanzi,
avanzi e valichi stagioni passate.

​

Promesse tra foglie d'Autunno inaffidabile;
appigli erronei delle stagioni entrambe.
Piazzale delle Erbe è la nostra variabile, 
scorgo dita tra la folla, se mi apri le gambe.

Erba, Dicembre 2016

Quello che Vorrei per Asia e l'Amarena

Voglio solo metterti una mano fra le gambe
le altre dita sulle gote,
assenti rossa a due minacce
dicon guance ormai vinacce.

​

Voglio solo gridare al mare pérche,
la mia lingua langue a cosce aperte
il nostro vino guancia rossa d'Este,
daino di Nara, amara amata d'est e
altri due versi e due parole. Queste.

​

Voglio solo gridare al mare pérche.

​

Manca nulla all'uomo triste?
Cosa osa a chi compiango?
Questa disillusione generale
costa me al tuo corpo bianco.

​

Non mi manca davvero nulla
questo senso banale generale.
Vorrei solo che 

​

m'abbracciassi davvero.

​

Brutti sogni e belle fantasie
vorrei solo due parole; le mie.

Rimini, Aprile 2017

Vickyxlf II (la musa d'un'isola di Venezia)

Bisogna essere noia per realizzare?

A voce v'è vece di creare,

se manca la musica. Chiaramente.

Mi sembra ante-stante il suono del vento

e lisce e morbide le tue gambe.

Due fragole e panna le tue mutande.

 

Ti bacerò forte all'alba sul mare,

ti prenderò il letto, ti succhierò il sangue

e tra le tue gambe mi poserò.

 

Hai detto niente e sei volata qua,

in realtà mi son posato su di te

in realtà tu non hai fatto niente;

a parte esistere. Oltre che esistere.

In realtà mi sono imposto di volerti,

in realtá che bella musa che sai.

Che ora che scopo alla musica non penso

e la poesia non la scrivo più.

 

La notte è scivolata

si è fatta male.

Come me tra le tue gambe.

Come me tra le tue gambe.

 

Passare la sera a bere al tavolo è giusto,

passare la sera ad amarene d'un'altra.

Tornare a Venezia con una storia nuova,

ma la stessa passione.

Io non t'ho vista mai;

mi fai impazzire.

 

Le tue gambe bianche sono il posto più vicino a casa che conosco.

Solo adesso lo comprendo che

la poesia sta nella vita tentata.

Portofino, Dicembre 2016

Nadia in quei Giorni di Naufragio

Non farei di tutto per farti ridere.
Non lo farei perché non sei importante.

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La prua scansò tardi il masso,
il vascello s'inabissò di colpo
s'udì un tuono e nessun colpo
nessun gracchiare. Un solo morto.

​

Le sirene vivono i loro concerti più belli gli ultimi giorni di Agosto.

​

La sirena mi prese frasi per il collo,
avevo il volto paonazzo, il braccio rotto.
Non ricordavo la via né il nostro giorno
persi versi e richiami al nostro motto:

​

"Ti ricordi dell'Amore e della Violenza?"

​

La sirena mi cinse la vita a morte
a rimuovere l'ultimo fiato dissolto.
Non pensavo s'avverasse la sorte,
aveva nel volto un ricordo d'Agosto:

​

"L'ultima notte felice nel mondo"

​

Notte di Mezza Estate,
Tempesta Perfetta, 
Naufragando.
Non ci siamo mai amati,
ma di preciso quando?

Erba, Novembre 2016

Delle cose che non Esistono

Breve composizione poetica che tratta dell'idea nata nei confronti di alcune realtà non esistenti.

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Le grafiche abbinate alle poesie sono mie produzioni

IURISPRUDENTIA

Ignorantia legis non excusat.
Posto questo ritraimi come musa
con l'intaglio di Carrara all'opera sì chiusa,
cara legge, si vara un'indole disillusa. 

​

Uffizi e forse sfizi da parole a doni,
scolpisci appigli ed eccezioni di dolori,
appella a cuori rei, adorni di colori;
vana indole schiava in marmo di Prigioni.

​

Che sporge spesso specie a mare
ch'avrei anche io diritto, ma penale,
di osare l'arte creativa d'inventare
vari veli di vascelli asimmetrici da ornare.

​

Ritraimi vero.

​

Michelangelo è l'arte mia fredda amica
arte questa persa a vent'anni nella vita
per porre pigli a passioni tra le dita,
o lingue lunghe ere d'oro alla re Mida.

​

Trasformami d'oro infinito poeta
scolpiscimi vero nel marmo di seta,
o posami mano e insegnami l'arte
sbagliando ancora di indoli morte.

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